Tartare di Trota Fario con Albicocche Grigliate, Cagliata Vegetale e Olio alle Foglie di Fico

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Ingredienti (per 2 persone)
Preparazione
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1
Asciugare con carta da cucina poi cospargere i filetti di trota abbattuti con sale, miele, succo e zest di limone, gin e finocchietto tritato. Coprire con una pellicola a contatto e pressare leggermente.
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2
Conservare in frigorifero almeno 4 ore, meglio 6–8 ore. Il sale e il miele estraggono acqua e gli aromi penetrano la carne. Prima di servire, tamponare leggermente i filetti, quindi tagliare a cubetti piccoli per ottenere la tartare.
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3
Preparare l'olio aromatico alle foglie di fico Ingredienti: • Olio extravergine di oliva: 200 ml • Foglie di fico fresche: 15–20 (private di gambo e nervature, spezzate e pulite) Procedimento: • Scaldare l’olio a bagnomaria fino a 60°C (o usare il bimby). • Aggiungere le foglie di fico spezzate e mescolare delicatamente per 1–2 minuti, premendo leggermente. • Frullare fino a ottenere una crema omogenea. • Lasciare riposare 1 ora, mescolando ogni tanto. • Filtrare con carta da cucina o garza per ottenere l’olio pronto all’uso.
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4
Tagliare le albicocche a metà, rimuovere il nocciolo. Scaldare una piastra a fuoco vivo e grigliare le albicocche sul lato tagliato. Condire con olio,sale e foglioline di timo limone.
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5
Trascorse le ore di riposo in frigorifero tagliare i filetti a cubetti (privandoli preventivamente della pelle)
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6
Scaldare il latte di mandorla con un pizzico di sale poi aggiungere il succo di limone fino a leggera coagulazione. Mescolare il composto con l’olio alle foglie di fico fino ad ottenere una salsa marmorizzata
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7
Porre la tartare di trota al centro del piatto o in uno stampo per forma definita. Sistemare le albicocche grigliate tagliandole eventualmente in quarti. Decorare con barbe di finocchio selvatico e petali di tagete. Terminare con la cagliata.
Parola di Chef
Protagonista del piatto è la trota fario, simbolo delle acque limpide e fredde dell’Appennino marchigiano, dal gusto delicato e fresco. Il filo conduttore, però, è affidato a due ingredienti identitari: le foglie di fico ed il finocchietto selvatico. Le foglie di fico sono trasformate in un olio aromatico che richiama la tradizione marchigiana: un tempo usate per avvolgere, conservare e profumare alimenti come il celebre lonzino di fico, sprigionano aromi unici. Questo impiego rievoca quella memoria contadina, reinterpretandola in una chiave contemporanea di gusto. Il finocchietto selvatico, fresco e profumato, evoca invece la porchetta marchigiana,simbolo gastronomico della regione. La sua nota erbacea e rustica dialoga con la dolcezza bruciata delle albicocche e con la finezza della trota, creando un equilibrio che unisce tradizione e modernità.