Strozzapreti Rivisitati
Ingredienti (per 4 persone)
Preparazione
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STROZZAPRETI RIVISITATI Preparare l’impasto ben lavorato con gli ingredienti e lasciarlo riposare. Tirare la sfoglia in modo che non risulti troppo sottile. Anziché procedere a dare la forma tradizionale degli strozzapreti, preparare delle tagliatelline lunghe circa 30 cm, e non troppo larghe, che andranno cotte circa 3 minuti in abbondante acqua salata. SUGO DI BORLOTTI In un tegame di coccio mettere l’olio e la cipolla tritata finemente e far soffriggere a fuoco lento. Aggiungere dopo averli sciacquati con acqua, metà dei fagioli interi e aggiungere l’altra metà passata con il passaverdure. Aggiungere il concentrato di pomodoro, e successivamente la polpa, se necessario allungare con il brodo vegetale. Aggiungere infine sale, pepe e la salvia. Cuocere 30 min. Il sugo deve presentarsi cremoso. Scolare le tagliatelline, condire con il sugo ben caldo, e gustare.
Parola di Chef
Storia degli strozzapreti pennesi. Questa ricetta di Pennabilli, borgo medievale nell’entroterra di Rimini, nel tempo ha subito diverse trasformazioni. Anticamente gli strozzapreti venivano fatti con la pasta del pane a cui si dava la forma di “bigoli”, lunghi circa 10 cm. Il nome di questa pietanza allude alla golosità dei preti, nei miei ricordi, quando a Pennabilli era in funzione il Seminario, i preti, insegnanti dell'istituto, amavano molto questo piatto e ricordo che mia nonna ne mandava sempre una porzione al Vescovo. Questa ricetta, normalmente fatta con acqua e farina, è ottima utilizzando anche gli albumi dell’uovo. La variante che propongo mantiene inalterato il gusto, ma gli strozzapreti con gli albumi mantengono perfettamente la cottura e al palato risultano più sodi, sposandosi perfettamente con la cremosità del condimento.