Ingredienti (per 2 persone)
Preparazione
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1
Preparate gli strozzapreti facendo una fontana con la farina, mettete al centro un po’ di acqua tiepida e iniziate a mescolare. Aggiungete acqua fino a quando l’impasto non risulterà sodo ma non troppo duro (fate una prova premendo con un dito la pasta, se fa troppa resistenza e rimane l’incavo aggiungete ancora un paio di cucchiai di acqua). Lavorate l’impasto, formate una palla e lasciatelo riposare mezz’ora avvolto nella pellicola
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2
Tirate una sfoglia piuttosto spessa (circa 2 millimetri), ricavarne delle striscioline della larghezza di un centimetro e mezzo e arrotolate la striscia fra i palmi delle mani velocemente imprimendo un po’ di pressione quando si è terminato di sfregare i due palmi e tagliando con le dita, creando così uno strozzaprete lungo 5/6 centimetri. Tenete da parte.
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3
Preparate il condimento facendo un trito con lo spicchio d’aglio e il prezzemolo (tenete da parte un po’ di prezzemolo da mettere alla fine). In una padella ampia fate soffriggere aglio e prezzemolo in abbondante olio. Lavate le vongole e aggiungetele nella padella, coprite con il coperchio e attendete che si aprano. Ci vorranno 3-5 minuti al massimo.
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4
Spegnete il fuoco, filtrate l’acqua di cottura delle vongole per eliminare anche il minimo residuo di sabbia e aggiungete la polvere di zafferano. Sgusciate metà delle vongole, rimettete in padella l’acqua con lo zafferano e le vongole, sgusciate e non.
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5
In una pentola fate bollire abbondante acqua salata, portate a cottura gli strozzapreti e poi saltateli in padella con le vongole e l’acqua allo zafferano. Suddividete le porzioni nei piatti e spolverate con il prezzemolo tritato.
Parola di Chef
Un nome simpatico per questo formato di pasta romagnolo. Una pasta povera, che nasce senza l’uovo, preparata solo con acqua e farina, volontariamente esclusa dalle cronache di cucina ottocentesche per questa sua povertà ma mai dimenticata nelle cucine rurali. buon appetito