Pagnotta Pasquale

Anna – Cesena (FC)
Pagnotta Pasquale
Portata Dessert
Preparazione 120 minuti
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Ingredienti (per 8 persone)

Farina (500 g)
Zucchero (100 g)
Uova (4)
Olio (100 ml)
Latte (100 ml)
Lievito di birra (20 g) fresco
Limone (1)
Uvetta (100 g) sultanina
Granella (100 g) di zucchero

Preparazione

  • 1

    Iniziate naturalmente dal lievito: scioglietelo in una ciotola con il latte tiepido. In planetaria, oppure in un'altra ciotola, versate la farina, aggiungete lo zucchero ed il latte in cui avete sciolto il lievito. Iniziate a mescolare, incorporate una per volta le 3 uova intere. Versate ora l'olio e la scorza grattugiata di 1 limone. Continuate a mescolare fino a quando non avrete ottenuto un impasto liscio ed omogeneo.

  • 2

    Formatene una palla, trasferitela in una ciotola pulita e copritela con un canovaccio. Lasciate lievitare a temperatura ambiente per almeno 12 ore.

  • 3

    Trascorso il tempo necessario riprendete l'impasto ed incorporate l'uvetta, impastate nuovamente e poi dividetelo in 2 parti. Dategli una forma rotondeggiante e trasferite le 2 pagnotte su una teglia rivestita di carta forno. Coprite nuovamente con il canovaccio e lasciate lievitare ancora per almeno 2 ore.

  • 4

    Trascorso il tempo necessario spennellate tutta la superficie con un tuorlo d'uovo sbattuto. Decorate con un pò di zucchero in granella e praticate con una lama 2 tagli a mò di croce sulla superficie della pagnotta.

  • 5

    Infornate in forno già caldo, in modalità statica a 180 gradi per circa 20 minuti. Prima di sfornare verificate l'avvenuta cottura interna con uno stecchino. Lasciate raffreddare.

Parola di Chef

Anna

Un dolce tipico del periodo Pasquale e consolidato nella tradizione culinaria romagnola, si tratta di una preparazione sostanzialmente semplice ma che prevede una lunga lievitazione, per questo motivo io la preparo la sera e la lascio lievitare per un notte intera, la mattina successiva poi termino la lavorazione e la inforno. Questa pagnotta ha origine nella zona di Sarsina, un paesino dell'appennino romagnolo, tradizionalmente veniva preparata come pane dolce (ma non troppo dolce) che accompagnava il salame e le uova benedette per la colazione della mattina di Pasqua e l'agnello durante il pranzo pasquale