Ingredienti (per 5 persone)
Preparazione
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1
Per il ragù di coniglio: Mettete a soffriggere, in una grande padella antiaderente, il trito di carota, sedano e cipolla a fuoco medio-alto.
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2
Dopo qualche minuto, sminuzzate la carne col coltello, quando si vede che il trito si ammorbidisce, aggiungete la polpa di coniglio.
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3
Rosolate la carne rigirandola spesso per 5-10′ , aggiungete un bicchiere di vino bianco e lasciate sfumare.
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4
Quando il vino è evaporato aggiungete 4 mestoli di brodo e lasciate cuocere per 30′ a fiamma dolce.
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5
Per il ragù di coniglio: Mettere a soffriggere, in una grande padella antiaderente, il trito di carota, sedano e cipolla a fuoco medio-alto.
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6
Intanto tagliate a julienne le carote e le zucchine e cuocetele in una padella antiaderente con un filo d’olio, partendo prima dalle carote e dopo qualche minuto aggiungete le zucchine.
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7
Cuocere le verdure per 10 minuti, rigirandole di tanto in tanto, fino a quando si saranno ammorbidite, ma ancora croccanti. Spegnetele e lasciatele da parte.
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8
Trascorsi i 30’ di cottura del coniglio, spegnete e lasciate riposare per 20′ circa il tutto affinché si raffreddi un po’ la polpa di coniglio. Il ragù non deve essere troppo asciutto, ma deve rimanere morbido. Trascorso il tempo necessario, unire in un’unica padella il coniglio e le verdure.
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9
Per gli gnocchi al curry: Mentre cuoce il coniglio, preparate gli gnocchi.
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10
Cuocete le patate nell’acqua (circa 15-20 minuti), spellatele e passatele nello schiacciapatate.
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11
Unite la farina e due cucchiai colmi di curry.
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12
Lavorate l'impasto con le mani, tiratelo a cilindro sottile e ricavatene tanti gnocchetti.
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13
Metteteli a cuocere nell’acqua salata finché non verranno a galla (per circa dieci minuti).
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14
Una volta pronti, aggiungeteli al ragù, tenendo da parte un pochino di acqua di cottura, se dovesse servire.
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15
Una volta ripassati un po' in padella, serviteli.
Parola di Chef
Il segreto della mia ricetta è...Pellegrino Artusi! E che segreto! La mia ricetta infatti è ispirata al più famoso libro della cucina romagnola nel mondo, ossia "La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene". Dopo aver letto questo libro ne sono rimasta talmente affascinata che ho deciso di fare qualche esperimento per rivisitare in chiave moderna delle sue ricette. Spero che il risultato sia quello sperato! “Se non si ha la pretesa di diventare un cuoco di baldacchino, non credo sia necessario, per riuscire, di nascere con una cazzeruola in capo; basta la passione, molta attenzione e l'avvezzarsi precisi: poi scegliete sempre per materia prima roba della più fine, ché questa vi farà figurare.”